mercoledì 12 settembre 2007

Strade urbane

Dopo un’accurata analisi delle condizioni in cui versa il manto stradale nella nostra bella urbe, mi sento di dare una prima -se pur approssimativa- classificazione dei vari tipi di asfalto e delle buche presenti nella zona ovest della citta’
Iniziamo dai tipi di asfalto:

  • Asfalto rinsecchito
    L’asfalto si presenta con l’aspetto di una prugna secca, rugoso e disidratato. E’ come se qualcuno avesse risucchiato la sua linfa vitale dall’interno lasciandone solo l’involucro, ormai privo di sostanza. Si caratterizza come molto friabile. Non ho la piu’ pallida idea di quale fenomeno atmosferico o vandalico possa ridurlo in questo stato..si consiglia lifting
  • Asfalto a macchia di leopardo
    Si presenta pieno di piccole toppe in rilievo, di diverse forme e dimensioni, la sua peculiarita’ e’ di non avere nemmeno mezzo metro di manto liscio: camminarci sopra in motorino e’ come stare in una diligenza nel 1800.
  • Asfalto butterato
    Si presenta devastato da crateri simili a quelli lasciati dai brufoli adolescenziali o da Taddeo. I crateri si concentrano sui lati, riducendo la carreggiata ad una sola corsia. Si consiglia il comune di Roma di sorvolare le strade interessate da questo fenomeno con canadair pieni di Topexan
  • Asfalto a lisca di pesce
    Estremamente pericoloso, questo tipo di asfalto si presenta con una striscia di asfalto rinsecchito al centro e delle buche lunghe laterali, trasversali rispetto al centro della strada, ovviamente irregolari. L’asfalto si riduce cosi’ quando ci cade sopra un meteorite oppure quando nessuno fa manutenzione delle strade per 106 anni.

Passiamo ora alla classificazione delle buche:

  • Buca simplex
    Depressione dell’asfalto derivata da cedimenti strutturali, di dimensioni variabili e poco profonda. La buca simplex si presenta sporadica sul manto stradale, il problema e’ che in genere la sua famiglia la cerca, per cui trovi i genitori, buca simplex Mater e buca simplex Pater sempre a poca distanza da lei e ci finisci dentro a tradimento
  • Buca complex
    Depressione dell’asfalto derivata da cedimenti strutturali, di dimensioni variabili e la sorpresa sul fondo: in genere un simpatico e scivoloso brecciolino

  • Buca a grappolo
    Buche che girano in branco, con tendenze bullistiche. Piuttosto invadenti, tendono ad allargarsi su tutta la carreggiata. Se ne eviti una, l’altra ti fa lo sgambetto. Specializzate nel terrorizzare i secchioni e i nerds di ogni eta’

  • Buca a trabocchetto
    Attenzione: subdola e meschina, questa buca gioca su effetti ottici del terreno che la fanno sembrare poco profonda, in realta’ e’ un cunicolo con i bordi frastagliati e taglienti. Si riconosce in quanto e’ circondata dai i pezzi di vetro e i resti di pneumatici dei mezzi che ha divorato senza pieta’
  • Buca fossa delle Marianne
    Come suggerisce il nome, si tratta di una buca larga e profonda, che si forma nel terreno quando interi pullman di ultras che saltano passano su una strada.
    Quasi impossibile da evitare, date le sue dimensioni, ha pero’ il vantaggio di essere estremamente visibile

  • Buca bermuda
    Non nel senso del pantaloncino ma del triangolo. Se ci sei finito dentro, sicuramente non stai leggendo questo post perche’ stai probabilmente vagando nel vuoto dimensionale in cui altri ignari automobilisti come te sono finiti. Stai tranquillo, comunque: scienziati di tutto il mondo la stanno studiando per capire come utilizzarla per decongestionare il viadotto della magliana

2 commenti:

the muffin woman pat ha detto...

ho le lacrime agli occhi

Anonimo ha detto...

Ho fatto la lastra alla colonna vertebrale....il referto e` stato "Lieve schiacciamento delle vertebre della cervicale e discopatia lombare".
Il medico mi ha detto che e` classico di chi viaggia in motorino, quando ero giovane lo facevo, sulle strade romane! Bah!
A chi chiedo i danni al comune di Roma o al sor Veltroni impegnato a innestare piantine nelle "aiuole monnezza" della citta`?